sabato 14 luglio 2007

ALTROEQUIPE

Il Gruppo ALTRO (1972/1981) si costituisce nel 1972 ed è formato da pittori, musicisti, danzatori, architetti, grafici, fotografi. Gli artisti lavorano collettivamente, con una metodologia da loro definita “intercodice”. Su questa ipotesi innovativa il Gruppo ALTRO realizza mostre, esperimenti didattici e spettacoli teatrali.

Dal 1981 al 1985 l’attività dell’Associazione, divenuta Gruppo Sperimentale Movimento Suono Spazio Immagine, guidata da Lucia Latour (coreografa e architetto) in collaborazione con Luigi Ceccarelli (compositore), si sposta verso nuove tecniche del movimento e l’azione si trasferisce nell’ambito della danza contemporanea. La metodologia di riferimento è l’improvvisazione con una concezione europea, legata ai temi della memoria, all’automatismo e alla visionarietà.

La fondazione della Compagnia Altroteatro (1986/1999) produce una nuova fase ideativa: la tecnologia della multivisione, sincronizzata al suono e alla stesura coreografica, libera il corpo dai tradizionali riferimenti spaziali, e lo situa in nuovi campi energetici e di eccentricità gravitazionale. Ci si allontana dalle tecniche d’improvvisazione per quelle di montaggio: la “machinerie” scenica, viene pensata come un organismo che produce senso ed emozioni.

Nel 2000, Altroteatro avvia il progetto “Momentanea” e predispone la ricerca coreografica in un rapporto fondamentale con l’architettura contemporanea e le nuove tecnologie, nasce così una preziosa collaborazione con l’architetto Orazio Carpenzano. L’immaginario coreografico si concentra sul “corpo-che-si-fa-spazio”, e l’architettura si produce in un “farsi corpo”. La scena live è concepita come un organismo vivente, che muta per necessità performativa. Di questo periodo è lo spettacolo “Physico”(2000 - 2001), coreografia di Lucia Latour, architettura di Orazio Carpenzano, musica elettronica dal vivo di David Baritoni e viene pubblicato il libro “Physico Fusione danza-architettura”, Universale di Architettura, editore Testo&Immagine, Torino, 2003. Nel 2002, Altroteatro inizia un’importante collaborazione con il Dipartimento di Scienze del Movimento Umano e dello Sport DiSMUS/IUSM, diretto da Aurelio Cappozzo, e con POOL FACTORY - Centro di Computer Animation, diretto da Flaviano Pizzardi.

Nel 2003 si costituisce ALTROEQUIPE, un gruppo di ricerca multimediale formato dai componenti della Compagnia Altroteatro, dall’architetto Orazio Carpenzano, docente presso il DAAC - Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, da Marco Donati e Mounir Zok, ricercatori del DiSMUS, Dipartimento di Scienze del Movimento Umano e dello Sport/I.U.S.M., da Flaviano Pizzardi, creative director di POOL FACTORY, Centro di Computer Animation, da Andrea Carfagna, regia video di MUSIC HOUSE, fondato sull’uso della Motion Capture, per la cattura tridimensionale del movimento, e l’applicazione della Motion Graphics, per l’animazione in 3D.
La ricerca definita “Organismi Performativi Reversibili”, ha come ambito di verifica prioritario la scena live, e si propone la produzione di diverse forme spettacolari in ambienti interattivi.
Di questo periodo sono gli spettacoli “Sylvatica”(2003 - 2004), “Prototypa”(2004), “Pycta” (2005-2006) coreografie di Lucia Latour, architetture di Orazio Carpenzano, musiche elettroniche dal vivo di David Barittoni, Motion Capture - DiSMUS/IUSM, Motion Graphics - POOL FACTORY.
La Compagnia Altroteatro è attualmente costituita da Lucia Latour, coreografa e direttore artistico, dai danzatori Pamela Caschetto, Cristina Falasca, Pavla Jaroslava Pohlreichová, Cristina Morelli, Simona Zaccagno, David Barittoni, performer del suono, Luana Piermarini, organizzazione e responsabile della scena, Diletta Simotti, segreteria e ufficio stampa.

La Compagnia Altroteatro ha presentato i suoi spettacoli nei più importanti teatri e festival italiani e, nel corso della sua attività, ha svolto tournée in Francia, Germania, Portogallo, Croazia, Russia e Argentina.


ALTROEQUIPE

PYCTA
Trailer, 2006











ALTRO - O. CARPENZANO - DiSMUS/IUSM - POOL FACTORY - MUSIC HOUSE - TEATRO VASCELLO - AURION s.r.l.
durata: 15' 56"
coreografia: Lucia Latour
architettura: Orazio Carpenzano
musica elettronica live/motion capture: David Barittoni
art director motion graphics: Flaviano Pizzardi
motion capture live: Marco Donati, Mounir Zok
design luci: Loїc Hamelin
sistema videoproiezioni: Andrea Carfagna
sistema utilizzato Motion Capture VICON Real Time, DiSMUS/IUSM
consulenza motion capture: AURION s.r.l.
danzatori: Marta Capitani, Pamela Caschetto, Sara Filipponi, Silvia Guasto, Luna Paese, Mirando Secondari, Simona Zaccagno
operatore motion graphics: Daniele Zacchi
assistente al set tecnologico / comunicazione digitale: Tiziana Amicuzi
amministrazione e direttore di scena: Luana Piermarini
organizzazione e ufficio stampa: Diletta Simotti
materiali di scena: ALTRO
sarta: Anna Cesari
website e multimedia CD: Alessandro Uliana
foto: Massimiliano Botticelli, Riccardo De Antonis
video maker performance: Roberto Carotenuto
video maker workshop: Stefano Alegnini

PYCTA, un micromondo stereoplastico

PYCTA è spettacolo multimediale che genera uno spazio plurale , che non ha dimensioni, e che diventa solamente “modello spaziale”, costituito dalla danza, dal suono, dall’architettura, dall’immaginario virtuale prodotto dalla cattura digitale del movimento (motion capture) e dalla sua animazione 3D (motion graphics).
Più corpi danzanti contemporaneamente vengono catturati dalle nove/dodici telecamere a raggi infrarossi della stereometria optoelettronica (motion capture), le quali si collocano nello spazio scenico e definiscono un volume di cattura , che coincide con una parte importante della scena performativa. La danza è la forza vivente che viene trasformata in digitale (dematerializzazione) attraverso il sistema di “cattura” (motion capture) e “trasfigurata” (motion graphics). I performer del digitale in “tempo reale” catturano il movimento e lo mutano in coreografia digitale e in spazi fluenti di architettura viva. Le nuove tecnologie sono parte integrante del programma coreografico e del sistema spaziale, in cui la materia viva e non viva coesistono nello spazio stereoplastico della scena, camera Pycta, predisponendo lo spettatore ad una immersione multipercettiva proposta dalle diverse cinetiche che i corpi vivi e quelli digitali mettono in campo. L’architettura non è più scenografia, il suono non è più musica, il movimento non è più spostamento. Partecipiamo come spettatori ad un sistema in cui ogni disciplina esiste e al contempo muta “adattandosi” all’ambiente. Lo spettacolo, infatti, è generato come evento emergente di cui ogni parte (architettura, suono, danza, biomeccanica e animazione) ha la propria identità, e allo stesso tempo la perde per divenire parte di un più ampio processo. Da questo continuo circolare, dal reale al digitale, per “farsi corpi mutanti”, emerge la condizione cognitiva che genera il teatro dell'esistente. Lo spettacolo è stato proposto nel 2005 in una prima fase sperimentale; nel 2006, dopo un anno di alto approfondimento tecnologico e creativo, che ha permesso un’importante connessione tra la cattura del movimento ed il suono, PYCTA conclude la sua produzione e si presenta nella forma definitiva al Teatro Vascello di Roma e al MONACO DANCE FORUM, Monaco di Montecarlo.

Nessun commento: